Welfare und Ernährungssicherheit : Die Unterstützungsprogramme der Amministrazione per gli aiuti internazionali (Aai) von der Nachkriegszeit bis in die 60er Jahre

L’articolo propone una panoramica critica degli interventi socio-assistenziali posti in essere dal dopoguerra alla prima metà degli anni Sessanta dall’Amministrazione per gli aiuti internazionali (Aai): organismo singolare nel panorama assistenziale italiano per le sue caratteristiche di autonomia all’interno del complesso statuale e per la fitta rete di rapporti intessuti a livello internazionale. Sotto la guida del democristiano Lodovico Montini, l’Aai si fece portatrice di istanze di modernizzazione nell’ambito di una visione che intendeva coniugare la tradizione del cattolicesimo sociale con la moderna cultura anglosassone dell’auto-aiuto, e di un modello di Welfare promanante dallo Stato ma rispettoso dell’iniziativa privata. L’attuazione dei suoi programmi, nei quali rilevante fu la focalizzazione sull’infanzia e la gioventù e l’enfasi sull’aspetto pedagogico-formativo, si accompagnò al costante supporto della professionalizzazione del personale preposto ai servizi socio-assistenziali. Per il ruolo del tutto peculiare che l’Aai ebbe nel panorama dell’assistenza pubblica italiana, analizzarne la genesi e l’operato significa anche riflettere sulle contraddittorie scelte in materia di intervento sociale da parte del governo italiano nel più ampio contesto delle intersezioni fra welfare e guerra fredda.

The article offers a critical overview of the social and welfare initiatives enacted by the Amministrazione per gli aiuti internazionali (Aai: Administration for International Aid) from the post-war period to the first half of the 1960s. This was a peculiar body in the Italian welfare context given its autonomy within the state complex and the dense network of relations established on the international level. Under the leadership of the Christian Democrat Lodovico Montini, the Aai promoted modernization within a vision that intended to combine the tradition of social Catholicism with the modern Anglo-Saxon culture of self-help, and a model of welfare emanating from the state but respectful of private initiatives. The implementation of its programmes, with a significant focus on childhood and youth, and an emphasis on pedagogy and training, was accompanied by constant support for the professionalization of the staff working in social and welfare services. Given the highly distinctive role of the Aai within the world of Italian public welfare, an analysis of its origins and operations also means reflecting on the contradictory choices made on the issue of social intervention by the Italian government in the broader context of the intersections between welfare and the Cold War.

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