Migration und Identität : Wanderbewegungen und Kulturkontakte in der Musikgeschichte
Migrationsforschung spielt in der Musikwissenschaft bislang vornehmlich im Blick auf die Phänomene politischer Verfolgung im 20. Jahrhundert eine Rolle. Dass bereits zuvor Musiker migrierten, wurde dagegen bisher kaum beachtet. Allzu selbstverständlich erscheint die Annahme der Unabhängigkeit von Musikern früherer Zeiten, als dass man ihre Reisen unter “Migration“ diskutierte. Dabei setzen oftmals gerade diese Musiker Austauschprozesse in Gang, die der Kompositionsgeschichte wichtige Impulse geben. Der hier vorgestellte Längsschnitt durch die Entwicklung musikalischer Wanderbewegungen vom Mittelalter bis heute macht Ergebnisse der geschichts- und sozialwissenschaftlichen Migrationsforschung für die Musikgeschichte nutzbar und zeigt zugleich die Relevanz musikhistorischer Phänomene für die etablierte Migrationsforschung.
La ricerca sulle migrazioni, condotta dalla musicologia, tematizza fino ad oggi soprattutto i fenomeni legati alla persecuzione politica nel XX secolo. Il fatto che i musicisti migrassero anche in altri tempi, non è quasi mai stato contemplato. Appare fin troppo ovvia l’ipotesi della loro indipendenza, di cui avrebbero goduto nelle epoche passate, per poter annoverare i loro viaggi nella categoria della "migrazione". Tuttavia, spesso sono stati proprio i musicisti ad avviare processi di scambio che hanno dato importanti impulsi alla storia delle composizioni. Il presente studio dello sviluppo diacronico delle migrazioni musicali dal medioevo fino ad oggi si serve dei risultati ottenuti sul campo dalla storiografia e dalle scienze sociali, per applicarli alla storia della musica, ma al contempo sottolinea la rilevanza che i fenomeni storico-musicali rivestono per la ricerca generale sulle migrazioni.
Content
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Inhaltsverzeichnis
p. 5 -
Vorwort
p. 7 -
Personenregister
p. 302 -
Autorinnen und Autoren
p. 318 -
Abbildungsnachweise
p. 325