Fra’ Epifanio Fioravanti, Abenteurer und Agent zur Zeit des Dreißigjährigen Krieges
Il caso dell’eremita agostiniano Epifanio Fioravanti illustra un aspetto particolare della storia dei rapporti diplomatici nell’Europa dell’Età moderna. Esso è esemplicativo per il fenomeno, ben noto nel XVII secolo, che, accanto ai diplomatici ufficialmente incaricati, non raramente venivano investiti di missioni politiche anche membri degli ordini mendicanti. È evidente che tali mandati potevano oltrepassare largamente l’ambito delle trattative informali e della semplice redazione di relazioni, ma includessero potenzialmente anche operazioni segrete, e che vi ricorressero sia i sovrani secolari sia i rappresentanti altolocati della Curia romana. Le stesse nunziature apostoliche venivano coinvolte in rapporti di questo genere e dovevano temere per la loro credibilità.
The case of the Augustinian hermit Epifanio Fioravanti illustrates a peculiar aspect of the history of diplomatic relations in Europe during the modern period. It exemplifies the well-known 17th-century phenomenon that, alongside official diplomats, saw members of the mendicant orders frequently being charged with political missions. It is evident that these mandates could exceed significantly beyond informal negotiations and drawing up reports to potentially include secret operations. Such operatives were used both by secular sovereigns and by important representatives of the Roman Curia. The apostolic nunciatures themselves were involved in relations of this type and were forced to fear for their credibility.